giovedì 22 luglio 2010




Sono tre giorni che sono arrivato in una localita' poco distante da Byron Bay che si chiama Farmleigh. Karen e John, una simpatica coppia australiana mi ospitano nella loro “farm”. Piu' precisamente si tratta di una “coffee farm”. Qualche giorno fa ho trovato l'annuncio sul network di Global Gossip: “Accomodation and food for 4 hours of work a day”. Ho chiamato subito ed ora eccomi qui! Quando sono arrivato a Byron Bay ho pensato di aver trovato il mio paradiso, ma quando ho messo piede nella tenuta di John ho capito che mi sbagliavo di grosso! Di fronte alla mia vista si e' aperto un mondo incantato fatto di prati sconfinati, stagni, piante di caffe' e maccanuts, mucche, cavalli, fitti boschi e distanze non percorribili! E' incredibile fin dove si puo' perdere la tua vista in Australia: paesaggi unici si aprono davanti ad uno sguardo attonito di chi non puo' che spalancare la bocca di fronte a vallate e campi che nella loro diversita' fanno impressione per quanto sono ordinati. Karen e' venuta a prendermi, con la sua BMW, e insieme abbiamo chiacchierato fino ad arrivare a destinazione: “Quanto sei alto? Sei molto alto per essere un italiano” ed eccolo il primo stereotipo! Perche' mi devo sempre sentire in difficolta' per il fatto di essere italiano? Una volta tanto vorrei essere orgoglioso di esserlo, ma, purtroppo, in giro per il mondo non girano troppi stereotipi positivi sugli italiani. “Perche' Karen? Lo sai: gli italiani sono il popolo piu' alto in Europa dopo gli svedesi!”. Arriviamo nella “dependance”, poco lontano dalla casa dei proprietari e karen mi presenta il ragazzo inglese, di cui mi aveva parlato durante il tragitto. Andy e' un ragazzotto inglese di 24 anni. Ben impostato, alto, asciutto e con una bella faccia sorridente e vispa. Mi stringe la mano vigorosamente e continua a sorridermi, mentre con la coda dell'occhio intravedo Karen che e' gia' sgattaiolata fuori dall'uscio e si appresta a salutarci: “See you guys!”. Resto solo con Andy che alacremente mi mostra la casa e mi indica tutto quello che dovrei sapere per iniziare a fare conoscenza con il posto. Andy e' sveglio ed intelligente e parliamo un po' per fare amicizia: tutti e due sappiamo benissimo che trascorreremo lunghe giornate insieme e quindi, in qualche modo dovremo farci compagnia. Mi racconta di essere nato e di vivere a Blackburn, nel Nord dell'Inghilterra e di essere in Australia da circa un mese, come me. E' atterrato a Cairns e poi e' sceso giu' fino a Baron Bay dove anche lui ha trovato riparo nella fattoria. E' qui da qualche giorno e ha gia' imparato molte cose: mi parla con entusiasmo della raccolta del caffe' e di molte cose attinenti al nostro lavoro. Poi, i suoi occhi si illuminano improvvisamente, e mi dice: “Come on! I'll show you something!” usciamo fuori ed in un garage adiacente all'abitazione vedo parcheggiato un “quad”. Andy monta su e mi fa segno di fare lo stesso. Una volta seduti, mi spiega come avviarlo e come cambiare marce, dopodiche' partiamo: filiamo veloci attraverso i filari di alberi di caffe', su strade sterrate, di fronte ad un grande stagno fangoso con tre paperelle che galleggiano a filo d'acqua a guardarci sfrecciare per la campagna australiana e Andy che continua a ripetermi: “It's very fun! It's fun!”. Arriviamo velocemente a lambire la dimora di Karen e Jach che riposano dopo una lunga giornata di duro lavoro seduti sulla loro bella veranda della loro bella casa. Andy ferma il motore dopo aver girato intorno alla casa e mi fa: “Look at that!” e mi indica con l'indice un punto indefinito innanzi a lui. Seguo con lo sguardo il suo braccio, poi la sua mano e, infine, il suo dito, fino alla sua punta e li' mi rendo conto di avere sotto i miei occhi uno spettacolo incredibile: una vista magnifica che si perde fino all'oceano! Resto incantato a guardare quella creazione perfetta e respiro a pieni polmoni aria pura.

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