martedì 12 ottobre 2010

Il ragno di Thomas


Sul cammino di ritorno dalle Killen Fallen, il mio amico Ceco procede arrampincandosi velocemente con le sue lunghe leve. Stento a seguirlo, arranco, ma non mollo. Ad un certo punto vedo la figura di Thomas bloccarsi e lanciare un urlo. Da dietro gli grido: “What happened?” Lui si gira, con un sorriso stampato in faccia e mi risponde: “L'ho trovato, l'ho trovato! Ho trovato il mio ragno! Guarda!” Mi fa cenno con la mano e si sposta leggermente sul fianco, cerco di focalizzare il punto che Thomas mi stava indicando e, finalmente, mi appare nitida l'immagine di un ragno (huge spider!), di vari colori, appoggiato alla sua ragnatela, in attesa di qualche preda. Thomas ci stava sbattendo contro, probabilmente io, essendo piu' basso, ci sarei passato sotto senza nemmeno accorgermene. Tra l'eccitazione di Thomas e la mia incredulita' scattiamo una serie di foto a testimoniare l'evento e Thomas subito mi dice: “Mi devi passare, assolutamente le tue foto. Adesso mi resta da vedere un grosso serpente e poi sono a posto!”. La frase e' buttata li' come farebbe un bambino un po' discolo alla ricerca di avventure nei boschi attorno casa e mi ha ricordato proprio quel bambino che ero mentre mi avventuravo con Nicola, mio cugino e Sciuscia, il mio cane oltre l'orto della casa della nonna, in campagna. Ancora ricordo quando scavalcavamo il muretto e ci addentravamo per i campi con il pretesto di cercare funghi o asparagi. Ricordo quando un giorno ci avventurammo in una proprieta' dove non avevamo mai messo piede perche' la nonna ci aveva sempre detto che se fossimo andati in quei luoghi il proprietario ci avrebbe sparato col fucile: sembra che fosse un tipo particolarmente scontroso. Ma noi quel pomeriggio, a discapito delle avvertenze della nonna, ci avventurammo oltrepassando i rovi, perche' tutti ci avevano detto che in quei luoghi avremmo trovato delle fragole buonissime. Ricordo ancora quando arrivammo allo stagno: Sciuscia si blocco' e smise di scodinzolare come se avesse fiutato chissa' che cosa e Nicola ed io rimanemmo completamente sorpresi dalla scoperta di un luogo sconosciuto a pochi passi da casa. A ripensarci e visitando quel luogo nei miei ricordi piu' recenti, in realta', si tratta soltanto di una piccola pozza d'acqua, ma in quel momento, sul far della sera, durante la stagione delle lucciole, ci parve un lago incantato.

Nessun commento:

Posta un commento