tag:blogger.com,1999:blog-43051839752454061742024-03-12T21:29:00.751-07:00The BackpackerGiovannipaolo Ferrarihttp://www.blogger.com/profile/02417856332953553377noreply@blogger.comBlogger34125tag:blogger.com,1999:blog-4305183975245406174.post-61200334261205507932010-10-12T22:24:00.000-07:002011-03-17T05:47:13.319-07:00Il ragno di Thomas<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://3.bp.blogspot.com/-b7lNwTYAsGE/TYH_6YdyTzI/AAAAAAAABd8/BCPo20C269U/s1600/SAM_1578.JPG"><img style="float: left; margin: 0pt 10px 10px 0pt; cursor: pointer; width: 240px; height: 320px;" src="http://3.bp.blogspot.com/-b7lNwTYAsGE/TYH_6YdyTzI/AAAAAAAABd8/BCPo20C269U/s320/SAM_1578.JPG" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5585026391381004082" border="0" /></a><br />Sul cammino di ritorno dalle Killen Fallen, il mio amico Ceco procede arrampincandosi velocemente con le sue lunghe leve. Stento a seguirlo, arranco, ma non mollo. Ad un certo punto vedo la figura di Thomas bloccarsi e lanciare un urlo. Da dietro gli grido: “What happened?” Lui si gira, con un sorriso stampato in faccia e mi risponde: “L'ho trovato, l'ho trovato! Ho trovato il mio ragno! Guarda!” Mi fa cenno con la mano e si sposta leggermente sul fianco, cerco di focalizzare il punto che Thomas mi stava indicando e, finalmente, mi appare nitida l'immagine di un ragno (huge spider!), di vari colori, appoggiato alla sua ragnatela, in attesa di qualche preda. Thomas ci stava sbattendo contro, probabilmente io, essendo piu' basso, ci sarei passato sotto senza nemmeno accorgermene. Tra l'eccitazione di Thomas e la mia incredulita' scattiamo una serie di foto a testimoniare l'evento e Thomas subito mi dice: “Mi devi passare, assolutamente le tue foto. Adesso mi resta da vedere un grosso serpente e poi sono a posto!”. La frase e' buttata li' come farebbe un bambino un po' discolo alla ricerca di avventure nei boschi attorno casa e mi ha ricordato proprio quel bambino che ero mentre mi avventuravo con Nicola, mio cugino e Sciuscia, il mio cane oltre l'orto della casa della nonna, in campagna. Ancora ricordo quando scavalcavamo il muretto e ci addentravamo per i campi con il pretesto di cercare funghi o asparagi. Ricordo quando un giorno ci avventurammo in una proprieta' dove non avevamo mai messo piede perche' la nonna ci aveva sempre detto che se fossimo andati in quei luoghi il proprietario ci avrebbe sparato col fucile: sembra che fosse un tipo particolarmente scontroso. Ma noi quel pomeriggio, a discapito delle avvertenze della nonna, ci avventurammo oltrepassando i rovi, perche' tutti ci avevano detto che in quei luoghi avremmo trovato delle fragole buonissime. Ricordo ancora quando arrivammo allo stagno: Sciuscia si blocco' e smise di scodinzolare come se avesse fiutato chissa' che cosa e Nicola ed io rimanemmo completamente sorpresi dalla scoperta di un luogo sconosciuto a pochi passi da casa. A ripensarci e visitando quel luogo nei miei ricordi piu' recenti, in realta', si tratta soltanto di una piccola pozza d'acqua, ma in quel momento, sul far della sera, durante la stagione delle lucciole, ci parve un lago incantato.Giovannipaolo Ferrarihttp://www.blogger.com/profile/02417856332953553377noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4305183975245406174.post-35793927540302860972010-10-03T15:03:00.000-07:002010-10-03T15:08:44.547-07:00Killen Falls<a href="http://1.bp.blogspot.com/_p6gt6q1c6wQ/TKj-yo08OGI/AAAAAAAABTk/Z-kQGXQSLtU/s1600/SAM_1523.JPG"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 300px; height: 400px;" src="http://1.bp.blogspot.com/_p6gt6q1c6wQ/TKj-yo08OGI/AAAAAAAABTk/Z-kQGXQSLtU/s400/SAM_1523.JPG" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5523945088876296290" /></a><br /><a href="http://4.bp.blogspot.com/_p6gt6q1c6wQ/TKj-jJT9AHI/AAAAAAAABTc/TSc5-BkwUx8/s1600/SAM_1481.JPG"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 200px; height: 150px;" src="http://4.bp.blogspot.com/_p6gt6q1c6wQ/TKj-jJT9AHI/AAAAAAAABTc/TSc5-BkwUx8/s200/SAM_1481.JPG" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5523944822718398578" /></a><br /><a href="http://4.bp.blogspot.com/_p6gt6q1c6wQ/TKj-QaskrNI/AAAAAAAABTU/BYZe_ApTHN4/s1600/SAM_1561.JPG"><img style="float:left; margin:0 10px 10px 0;cursor:pointer; cursor:hand;width: 200px; height: 150px;" src="http://4.bp.blogspot.com/_p6gt6q1c6wQ/TKj-QaskrNI/AAAAAAAABTU/BYZe_ApTHN4/s200/SAM_1561.JPG" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5523944500967550162" /></a><br />Molti mi avevano parlato di una cascata nei pressi della fattoria, ma nessuno mi aveva saputo indicare precisamente dove fosse. All'arrivo di Thomas gli avevo parlato diffusamente del fatto di voler trovare questo posto ormai entrato nel mio immaginario, pero' senza un'ubicazione di riferimento. Durante uno dei miei giorni liberi avendo bisogno di recarmi a Ballina per attivare la mia mobile broadband, di buona lena, con un bel sole a farmi compagnia, mi incamminai facendo l'autostop. Manco a dirlo dopo cinque minuti che ero sulla strada si ferma un vecchietto con la sua berlina. Mi chiede: “Dove vai?” ed io: “A Ballina!” e lui: “Jump in!” Henry e un signore di circa ottant'anni, che da pochi mesi ha perso la moglie malata di cancro al pancreas. Gli dico che mio zio Nino, il fratello di mi madre, purtroppo, ha scoperto di avere lo stesso male pochi mesi fa e sta combattendo attraverso chemio e terapie varie. Henry mi guarda sconfortato e continua raccontandomi che aveva trascorso cinquantacinque anni senza mai separarsi dalla sua compagna. Adesso era rimasto solo e si dedicava al volontariato nella locale parrocchia a Ballina. Poi mi dice: “Hai visitato le Killen Fallen? Sono vicinissime a Tintenbar e alla tua fattoria!” Gli chiedo di mostrarmi il punto preciso sulla mappa. Salutato Henry e rientrato alla farm parlo diffusamente con Thomas della possibilita' l'indomani di organizzare una piccola spedizione alla scoperta delle Killen Fallen. Thomas accetta di buon grado e il mattino seguendo dopo i nostri esercizi di Yoga ci incamminiamo verso l'agognata meta. Dopo due ore circa di cammino la segnaletica stradale ci conduce alle porte di una stradina sterrata davanti alla quale campeggia il cartello: “Killen Fallen”.<br />Ci addentriamo nel sottobosco sentendo scorrere sulla nostra sinistra un fiume. Dopo pochi minuti approdiamo ad una sponda del fiume e dinnanzi a noi si apre uno spettacolo meraviglioso: il letto del fiume improvvisamente risulta come reciso da una calamita' naturale e il getto dell'acqua del suo letto cade come tagliata in due. Una discesa di un centinaio di metri e poi una piscina naturale immersa in alberi secolari posti come guardiani della cascata. Ci incantiamo a guardare il panorama che si apre davanti a noi. Thomas lancia un grido di felicita' e io mi vedo sorridere come un bambino. Dopo una discesa tra i boschi di una decina di minuti arriviamo sotto le Killen Fallen e li' ci rendiamo conto di essere giunti in un posto incantato. L'acqua e' gelida, ma cio' non puo' impedirci di fare un tuffo e gustare la sensazione di essere totalmente fusi con la natura che ci circonda. Trascorriamo la mattinata esplorando questo Paradiso. Prima di voltare le spalle e rientrare a casa un ultimo sguardo, un'ultima foto per non dimenticare.Giovannipaolo Ferrarihttp://www.blogger.com/profile/02417856332953553377noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4305183975245406174.post-66047326211327516202010-10-03T15:02:00.001-07:002010-10-03T15:03:53.468-07:00Coccorito!<a href="http://1.bp.blogspot.com/_p6gt6q1c6wQ/TKj9prFcVcI/AAAAAAAABTM/iSY6wgiVEMY/s1600/SAM_1345.JPG"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 400px; height: 300px;" src="http://1.bp.blogspot.com/_p6gt6q1c6wQ/TKj9prFcVcI/AAAAAAAABTM/iSY6wgiVEMY/s400/SAM_1345.JPG" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5523943835351930306" /></a>Giovannipaolo Ferrarihttp://www.blogger.com/profile/02417856332953553377noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4305183975245406174.post-26508998947336460172010-10-03T15:00:00.001-07:002010-10-03T15:01:56.507-07:00Skydiving!<a href="http://2.bp.blogspot.com/_p6gt6q1c6wQ/TKj9SkjVoYI/AAAAAAAABTE/ysEeILT4YcY/s1600/SAM_1332.JPG"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 400px; height: 300px;" src="http://2.bp.blogspot.com/_p6gt6q1c6wQ/TKj9SkjVoYI/AAAAAAAABTE/ysEeILT4YcY/s400/SAM_1332.JPG" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5523943438461280642" /></a>Giovannipaolo Ferrarihttp://www.blogger.com/profile/02417856332953553377noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4305183975245406174.post-68353592440999486012010-10-03T14:48:00.001-07:002010-10-03T15:00:07.886-07:00Gita al Faro<a href="http://2.bp.blogspot.com/_p6gt6q1c6wQ/TKj83g5l7gI/AAAAAAAABS8/w_cnOq-zbpo/s1600/SAM_1320.JPG"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 200px; height: 150px;" src="http://2.bp.blogspot.com/_p6gt6q1c6wQ/TKj83g5l7gI/AAAAAAAABS8/w_cnOq-zbpo/s200/SAM_1320.JPG" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5523942973624413698" /></a><br /><a href="http://3.bp.blogspot.com/_p6gt6q1c6wQ/TKj8f6HVAOI/AAAAAAAABS0/urQgY6iWaLo/s1600/SAM_1269.JPG"><img style="float:left; margin:0 10px 10px 0;cursor:pointer; cursor:hand;width: 150px; height: 200px;" src="http://3.bp.blogspot.com/_p6gt6q1c6wQ/TKj8f6HVAOI/AAAAAAAABS0/urQgY6iWaLo/s200/SAM_1269.JPG" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5523942568076050658" /></a><br /><a href="http://3.bp.blogspot.com/_p6gt6q1c6wQ/TKj7w73RyZI/AAAAAAAABSk/OEfJcdCQdwA/s1600/SAM_1212.JPG"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 200px; height: 150px;" src="http://3.bp.blogspot.com/_p6gt6q1c6wQ/TKj7w73RyZI/AAAAAAAABSk/OEfJcdCQdwA/s200/SAM_1212.JPG" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5523941761091750290" /></a><br /><a href="http://1.bp.blogspot.com/_p6gt6q1c6wQ/TKj7VllkEcI/AAAAAAAABSc/BR_E0xdMR_Y/s1600/SAM_1198.JPG"><img style="float:left; margin:0 10px 10px 0;cursor:pointer; cursor:hand;width: 200px; height: 150px;" src="http://1.bp.blogspot.com/_p6gt6q1c6wQ/TKj7VllkEcI/AAAAAAAABSc/BR_E0xdMR_Y/s200/SAM_1198.JPG" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5523941291255402946" /></a><br /><a href="http://3.bp.blogspot.com/_p6gt6q1c6wQ/TKj7F7YZKYI/AAAAAAAABSU/EYAu6iu0SMM/s1600/DSC00739.JPG"><img style="float:right; margin:0 0 10px 10px;cursor:pointer; cursor:hand;width: 200px; height: 150px;" src="http://3.bp.blogspot.com/_p6gt6q1c6wQ/TKj7F7YZKYI/AAAAAAAABSU/EYAu6iu0SMM/s200/DSC00739.JPG" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5523941022227835266" /></a><br /><a href="http://2.bp.blogspot.com/_p6gt6q1c6wQ/TKj6lU9OFmI/AAAAAAAABSE/UVSc4v1gpYQ/s1600/DSC00734.JPG"><img style="float:left; margin:0 10px 10px 0;cursor:pointer; cursor:hand;width: 200px; height: 150px;" src="http://2.bp.blogspot.com/_p6gt6q1c6wQ/TKj6lU9OFmI/AAAAAAAABSE/UVSc4v1gpYQ/s200/DSC00734.JPG" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5523940462157502050" /></a><br />Per chi volesse visitare Byron Bay e' d'obbligo recarsi al “lighthouse” ovvero il faro. Si giunge al faro percorrendo 5 km circa partendo dalla spiaggiadi Main Beach e risalendo attraverso un percorso nella vegetazione sapientemente ricostruito dalle autorita'. Naturalmente si tratta di un'area protetta recante tanto di segnaletica diffusa ampiamente durante tutto il percorso. Arrivati in fondo alla spiaggia di Main Beach compare una torretta di guardia in legno, che piu' che altro serve ai turisti per scattare favolose foto di tramonti e albe. Questo e' uno dei punti preferiti dai surfisti che si affollano in acqua per cavalcare anche la piu' modesta onda. Da qui si puo' scegliere se proseguire via mare attraversando spiagge e spiaggette e arrampicandosi per scogli oppure imboccare la strada piu' semplice, ma non meno affascinante dell'ascesa al faro attraverso la vegetazione. Vale la pena di provare l'uno e l'altro! Lungo la costa frastagliata si possono incontrare moltissimi branchi di delfini (flips) o whales. Quando si incontra una whales si puo' procedere lungo il percorso incrociando lo sguardo verso il mare e seguendola nel suo lento incedere. Naturalmente per osservare questi splendidi animali bisogna salire attraverso il percorso prestabilito e non scegliere la via del mare. Il cammino e' lungo e periglioso e arrivati in cima si puo' ammirare il faro di Capo Byron: guardandolo dal basso, arrivando da Main Beach, sembra scolpito nel cielo. Il suo bianco si va ad incastonare nel perfetto celeste del cielo sereno della baia. Arrivati in cima si puo' visitare un museo dedicato alla costruzione e l'importanza del faro stesso e si possono visionare documentari sulle creature marine che abitano questi luoghi. Inoltre si puo' restare per ore incantati a guardare l'orizzonte appoggiati con i gomiti alle ringhiere e premendo sulle guance come si faceva da bambini! Continuando il nostro percorso dall'altra parte del capo si apre al vostro sguardo una vista stupenda sul Tallow Beach. Poco lontano da una pedana appositamente costruita, durante le belle giornate di sole, molti praticano lo skydiving, il nostro parapendio. I turisti possono fruire del servizio e volare, insieme con un istruttore riconosciuto, per circa due ore dal faro fino ad atterrare sulla spiaggia di Tallow Beach: questa e' un'esperienza indimenticabile, certamente da provare. Il prezzo si mantiene compreso nei 130 dollari. Da qui si prosegue inoltrandosi nuovamente per una stradina sterrata nel bosco (o dovrei dire nell'habitat naturale subtropicale conservato meticolosamente) e si inizia a scendere verso Tallow Beach. Immersi nella vegetazione si possono osservare alcune specie di uccelli e il “turkey brush”, una specie di tacchino che pascola tranquillamente dappertutto e, stranamente, non viene mangiato. Dopo una lunga camminata si arriva finalmente alla conclusione del percorso indicato da una scultura ritraente un delfino. Da qui si puo' proseguire per Tallow Beach accedendo alla spiaggia in altri 20 minuti di cammino oppure rientrare a Byron attraverso la statale in un quarto d'ora circa.Giovannipaolo Ferrarihttp://www.blogger.com/profile/02417856332953553377noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4305183975245406174.post-18386848964104410982010-10-03T14:45:00.000-07:002010-10-03T14:48:28.229-07:00Surfer life style<a href="http://2.bp.blogspot.com/_p6gt6q1c6wQ/TKj6J3csMfI/AAAAAAAABR8/VOFtDui2X4o/s1600/DSC00727.JPG"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 400px; height: 166px;" src="http://2.bp.blogspot.com/_p6gt6q1c6wQ/TKj6J3csMfI/AAAAAAAABR8/VOFtDui2X4o/s400/DSC00727.JPG" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5523939990379966962" /></a>Giovannipaolo Ferrarihttp://www.blogger.com/profile/02417856332953553377noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4305183975245406174.post-50125324528828149622010-10-03T14:44:00.001-07:002010-10-03T14:45:41.352-07:00Tramonto australiano<a href="http://1.bp.blogspot.com/_p6gt6q1c6wQ/TKj5dFhCsOI/AAAAAAAABR0/UrYycaCcu1k/s1600/DSC00719.JPG"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 400px; height: 300px;" src="http://1.bp.blogspot.com/_p6gt6q1c6wQ/TKj5dFhCsOI/AAAAAAAABR0/UrYycaCcu1k/s400/DSC00719.JPG" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5523939221062201570" /></a>Giovannipaolo Ferrarihttp://www.blogger.com/profile/02417856332953553377noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4305183975245406174.post-82516806564979057382010-09-09T01:17:00.000-07:002010-10-03T14:44:05.049-07:00Ballina A/R con rapina a mano armata<a href="http://1.bp.blogspot.com/_p6gt6q1c6wQ/TKj48lSgtWI/AAAAAAAABRs/6AfEHC-Lbo4/s1600/DSC00718.JPG"><img style="float:right; margin:0 0 10px 10px;cursor:pointer; cursor:hand;width: 200px; height: 121px;" src="http://1.bp.blogspot.com/_p6gt6q1c6wQ/TKj48lSgtWI/AAAAAAAABRs/6AfEHC-Lbo4/s200/DSC00718.JPG" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5523938662655505762" /></a><br /><a href="http://4.bp.blogspot.com/_p6gt6q1c6wQ/TKj41-oyKUI/AAAAAAAABRk/cgJKC2XE13Y/s1600/DSC00712.JPG"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 200px; height: 150px;" src="http://4.bp.blogspot.com/_p6gt6q1c6wQ/TKj41-oyKUI/AAAAAAAABRk/cgJKC2XE13Y/s200/DSC00712.JPG" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5523938549200726338" /></a><br /><a href="http://2.bp.blogspot.com/_p6gt6q1c6wQ/TKj4mTsikbI/AAAAAAAABRc/3Rl4OTSs9Dc/s1600/DSC00711.JPG"><img style="float:left; margin:0 10px 10px 0;cursor:pointer; cursor:hand;width: 200px; height: 150px;" src="http://2.bp.blogspot.com/_p6gt6q1c6wQ/TKj4mTsikbI/AAAAAAAABRc/3Rl4OTSs9Dc/s200/DSC00711.JPG" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5523938279975719346" /></a><br /><a href="http://4.bp.blogspot.com/_p6gt6q1c6wQ/TKj4WmSj_dI/AAAAAAAABRU/Dkg0ft4ZQXI/s1600/DSC00707.JPG"><img style="float:right; margin:0 0 10px 10px;cursor:pointer; cursor:hand;width: 200px; height: 150px;" src="http://4.bp.blogspot.com/_p6gt6q1c6wQ/TKj4WmSj_dI/AAAAAAAABRU/Dkg0ft4ZQXI/s200/DSC00707.JPG" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5523938010089127378" /></a><br /><a href="http://2.bp.blogspot.com/_p6gt6q1c6wQ/TKj4AfraVfI/AAAAAAAABRM/KdJIVN2WsWs/s1600/DSC00706.JPG"><img style="float:right; margin:0 0 10px 10px;cursor:pointer; cursor:hand;width: 200px; height: 150px;" src="http://2.bp.blogspot.com/_p6gt6q1c6wQ/TKj4AfraVfI/AAAAAAAABRM/KdJIVN2WsWs/s200/DSC00706.JPG" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5523937630357181938" /></a><br /><a href="http://3.bp.blogspot.com/_p6gt6q1c6wQ/TKj3j1Jlv5I/AAAAAAAABRE/oieJRMBaa3w/s1600/DSC00705.JPG"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 200px; height: 150px;" src="http://3.bp.blogspot.com/_p6gt6q1c6wQ/TKj3j1Jlv5I/AAAAAAAABRE/oieJRMBaa3w/s200/DSC00705.JPG" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5523937137904697234" /></a><br /><a href="http://4.bp.blogspot.com/_p6gt6q1c6wQ/TKj3BYToFpI/AAAAAAAABQ8/lRW8BawW0Aw/s1600/DSC00704.JPG"><img style="float:left; margin:0 10px 10px 0;cursor:pointer; cursor:hand;width: 200px; height: 150px;" src="http://4.bp.blogspot.com/_p6gt6q1c6wQ/TKj3BYToFpI/AAAAAAAABQ8/lRW8BawW0Aw/s200/DSC00704.JPG" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5523936546046613138" /></a><br />Finalmente abbiamo un giorno libero e con Andy e Yeol decidiamo di andare a Ballina sulla costa a circa 15 km dalla farm. John e' di buon umore stamane e ci accompagna fino al centro. Ballina appare piu' grande di Byron, piu' citta; ma mantiene delle dimensioni ridotte e ha una bella passeggiata di fronte ad uno specchio d'acqua chiuso in una sorta di baia riparata dalle gigantesche onde dell'Oceano Pacifico. Visitiamo il centro cittadino, chiediamo informazioni in uno dei tanti centri informazione per i turisti che si trovano in ogni cittadina australiana anche la piu' piccola e sperduta. La cosa piu' interessante e' che sono visibilissimi, piazzati in pieno centro cittadino e non si tratta di chioschi, ma di edifici abbastanza ingombranti. Comunque ho il tempo per chiedere alla ragazza al desk di uscire con il mio amico Andy. Quest'ultimo visibilmente imbarazzato mi suona un sonante calcio e la ragazza divertita sorride sorpresa. Salutiamo e ci avviamo verso la spiaggia: nella piccola baia si puo' accedere al mare facilmente attraverso una larga e sabbiosa riva. Vediamo qualche famigliola, un gruppo di una scuola di surf non troppo al largo esercitarsi in mare e qualche padrone con il suo cane giocare. La giornata e' calda, ma il forte vento fa passare veloci sulle nostre teste nuvoloni minacciosi. Non c'e' tempo da perdere! Ci tuffiamo, ma piu' che altro ci bagniamo visto che riusciamo a camminare per circa 100 metri dalla riva toccando sempre il fondo. Dopo aver sguazzato per bene nell'acqua ha inizio una sfida di quelle memorabili: Inghilterra, Corea, Italia. Un triangolare da ricordare negli annali del calcio. Dopo una vera e propria lezione da parte della compagine italiana, stesi al sole iniziamo a pensare al ritorno: la signorina all'ufficio informazioni ci ha detto che non ci sono bus dopo le 4 del pomeriggio ed ora sono le 5 passate. Cosi' decidiamo di incamminarci sulla costa, visitare il molo e successivamente, seguendo la mappa, fare hitch-hiking, il nostro autostop. Affrontiamo un lungo cammino per arrivare ad un capo, dove l'acqua salata viene stretta in un corso forzato. Il mare agitato fa il resto: onde enormi si vanno ad infrangere contro la scogliera provocando un fragore assordante e uno spettacolo indefinibile. Nel frattempo, in lontananza, in quel centro cittadino che avevamo lasciato solo pochi minuti prima, sentiamo un elicottero e voci di sirene. All'improvviso vediamo sfrecciare sull'acqua increspata dell'insenatura una moto-scooter con due persone a bordo. Notiamo che il passeggero porta sulle spalle un grosso sacco. L'elicottero li segue e i due si perdono alla nostra vista dietro un muro di scogli. Soltanto arrivati a casa apprenderemo dal Tg locale che si era trattato di una rapina in banca in stile australiano o potremmo dire alla Break Point, visto che i due avevano con se' anche una tavola da surf. Il cronista riporta una strana dinamica dei fatti: i due avrebbero sottratto circa 70.000 dollari australiani alla locale agenzia della Commowealth Bank (la piu' popolare e d importante banca australiana) per poi imbarcarsi sulla moto-scooter per un improbabile fuga via mare con una sorta di maremoto in atto. Il cronista, di fatti, racconta che la fuga per mare si e' conclusa drammaticamente con l'elicottero e la guardia costiera che hanno bloccato i due e con uno dei due, che evidentemente aveva visto troppe volte le imprese di Patrick, Keanu e compagni, tuffarsi in acqua con tavola e sacco e cercare di allontanarsi tra le onde. Sfortunatamente e' rimasto travolto e si e' andato a schiantare con la sua tavola sulla scogliera rimanendo ucciso. Inoltre la polizia non e' riuscita a recuperare la refurtiva perche' i flutti hanno inghiottito il sacco con tutto il denaro. Ebbene, all'oscuro di tutto cio', abbiamo continuato il nostro cammino costeggiando la spiaggia da un lato e le abitazioni (a volte davvero stravaganti: v. foto) dall'altro. Di macchine ne abbiamo viste tante, ma nessuna si e' fermata. Arrivati all'imbocco con la Highway, finalmente, un van, stile figli dei fiori: il classico Wolkswagen beige; si ferma! Allelujah! Gridiamo in coro, anche perche' ormai e' quasi buio. Due ragazzi di Liverpool, anche loro in viaggio attraverso il Paese dei canguri, ci invitano a salire. Ci sistemiamo come possiamo incastrati nel retro del van, mentre Andy fa conversazione con i due. La ragazza ci spiega che stanno viaggiando verso Nord e vorrebbero arrivare a Byron Bay la stessa sera, ma si sono persi. Li rassicuriamo dicendogli che si trovano a pochi km da Byron e gli mostriamo la posizione precisa sulla mappa. Il ragazzo e Andy concordano un incrocio dove possono lasciarci. Dopo pochi minuti siamo scaricati ad un incrocio illuminato da un paio di lampioni, ma questa volta “totally in the dark”! Riusciamo a beccare dopo pochi minuti un altro passaggio solo per pochi km da un giovane padre con un giovane figlio e un carico di pesce fresco nel retro. Scendiamo totalmente nauseati dalla fragranza inebriante dei frutti del mare e intrisi della stessa in piena notte ci apprestiamo a fare l'ennesimo autostop. Passano i minuti, ma nulla! Nel frattempo camminiamo sotto la luna, a bordo strada, immersi nelle tenebre e anche nella vegetazione australiana. Il passaggio di auto e' sempre piu' raro e iniziano a crescere e moltiplicarsi strani rumori e versi loquaci di uccelli notturni e strane creature “in the bush”. Procediamo lentamente, abbiamo consumato molte energie sulla spiaggia e la stanchezza si fa sentire. Siamo equipaggiati solo di infradito, niente acqua e io procedo con il pallone sottobraccio. Mentre si scherza e si canta in fila indiana “in the jungle, the mighty jungle. The lion sleeps tonight...” per sdrammatizzare; inizio a preoccuparmi e da buon trekker forzo la marcia. Dopo una mezz'ora il coreano e sfiancato ed Andy mi grida di fermarmi perche' e' rimasto indietro, staccato di mezzo km. Lo aspettiamo e cerco di riflettere sul da farsi. A 200 m in lontananza vedo una luce distinta. Dico ai ragazzi: "Arriviamo li' cosi' possiamo riposarci sotto la luce e fare l'autostop. Se si mette male potremmo chiedere sempre ospitalita'". I ragazzi si convincono e proseguono con me fin sotto la luce. Si tratta di un resort. I ragazzi sono sfiniti e capisco che bisogna fare qualcosa: stavo per dirigermi verso la reception del resort per chiedere informazioni, quando due fari spuntano nella notte puntando verso di noi. Mi illumino, tiro su i ragazzi e gli grido: “Questo bisogna fermarlo!” Iniziamo a urlare, saltare, imprecare! Il suv passa dritto e noi rimaniamo solo ad imprecare e a guardarlo allontanarsi. Ma ad un tratto vediamo il suv frenare di colpo, inserire la retromarcia e venire spedito verso di noi. Il tipo abbassa il finestrino, Andy va per avvicinarsi e spunta la testa di un bulldog dal finestrino. Andy sensibilmente scosso si ritrae. Ma il tipo e' estremamente gentile e ci dice: “Di solito non do' passaggi a sconosciuti, ma credo che voi siate Woofers della fattoria vicina alla mia, o sbaglio?” Senza indugi rispondo: “That's correct. You are right, man!” e non gli faccio finire di dire nemmeno: “Come on, jump!”, che sono gia' nell'abitacolo a farmi slinguazzare dappertutto dal bulldog. Finalmente arriviamo alla fattoria, ringraziamo il buon uomo e scesi dalla vettura ci inginocchiamo e baciamo per terra! Sfiniti, ormai a notte fonda, sappiamo che il mattino seguente ci aspetta una giornata di lavoro e, cosi', senza dir nulla ci abbattiamo sui nostri materassi per cadere in un sonno profondo dettato dalla stanchezza.Giovannipaolo Ferrarihttp://www.blogger.com/profile/02417856332953553377noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4305183975245406174.post-63642755362616719412010-09-02T23:57:00.001-07:002010-09-03T00:38:02.946-07:00VITA DA WOOFERS!<a href="http://2.bp.blogspot.com/_p6gt6q1c6wQ/TIClF2N4oCI/AAAAAAAABQ0/dtWiwUhSYqU/s1600/SAM_2006.JPG"><img style="float:right; margin:0 0 10px 10px;cursor:pointer; cursor:hand;width: 240px; height: 320px;" src="http://2.bp.blogspot.com/_p6gt6q1c6wQ/TIClF2N4oCI/AAAAAAAABQ0/dtWiwUhSYqU/s320/SAM_2006.JPG" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5512587463773167650" /></a><br /><br /><a href="http://2.bp.blogspot.com/_p6gt6q1c6wQ/TICkNynMCOI/AAAAAAAABQs/fhg0ePAzZr0/s1600/SAM_2004.JPG"><img style="float:left; margin:0 10px 10px 0;cursor:pointer; cursor:hand;width: 240px; height: 320px;" src="http://2.bp.blogspot.com/_p6gt6q1c6wQ/TICkNynMCOI/AAAAAAAABQs/fhg0ePAzZr0/s320/SAM_2004.JPG" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5512586500732881122" /></a><br /><br /><br /><br />Comunemente vengono chiamati Woofers (letteralmente: Willing Workers On Organic Farms) coloro che lavorano nelle fattorie in cambio di vitto e alloggio. Woofers e' anche un'organizzazione internazionale che opera in moltissimi Paesi del mondo (non in Italia) attraverso una rete articolata creata appositamente per promuovere e sostenere l'agricoltura biologica. Ogni anno la sezione australiana pubblica “The Australian WWOOF Book” a gennaio e una edizione aggiornata a luglio. In questo libro potrete trovare informazioni utili sul lavoro nelle farm, ma soprattutto centinaia di indirizzi di “organic farm” su tutto il territorio australiano. Basta chiamare o spedire un'e-mail e nell'arco di una giornata il farmer vi ricontattera' per dirvi se c'e' disponibilita' di posti nella sua fattoria. Di solito le sistemazioni sono piu' che accettabili: si tratta di camere singole o doppie nella stessa abitazione del farmer oppure di camere singole o doppie in dependance vicino la casa del fattore. Per quanto riguarda il cibo si tratta di “basic food”. Di solito pasta, riso, carne, ortaggi e verdure, latte, uova. Il lavoro che viene richiesto di solito si limita al giardinaggio e la raccolta della frutta o alla manuntenzione delle stalle e alla cura degli animali; ma saltuariamente puo' capitare di fare qualche lavoretto di muratura o carpenteria a seconda dei casi. Vi verranno richieste 4 ore di lavoro (quasi sempre al mattino) in cambio di vitto e alloggio. L'unico incoveniente e' che di solito le farms sono situate nell'entroterra e quindi abbastanza distanti dai centri abitati e dalle spiagge. Il Woofering e' uno dei modi piu' semplici e, sicuramente, il piu' economico per girare l'Australia e conoscere tanta gente nuova: australiani (il fattore e la sua famiglia) e ragazzi da tutte le parti del mondo (i woofers che soggiorneranno insieme a voi). Per ulteriori informazioni vi invito a visitare il sito internet: www.wwoof.com.au. Attraverso il sito potrete ordinare il Wwoof Book per soli 60 dollari australiani. Il pacchetto include un'assicurazione per gli infortuni e sulla vita che vi copre fino a 20.000 dollari per eventuali incidenti nelle farms. Se volete acquistare la guida nelle librerie italiane non potrete farlo perche' non e' un titolo disponibile in Italia; visitando il sito internet troverete anche una lista delle citta' dove comprare la guida. Vi assicuro che non sono molte, quindi vi conviene ordinare il libro online: e' uno strumento utilissimo!Giovannipaolo Ferrarihttp://www.blogger.com/profile/02417856332953553377noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4305183975245406174.post-90457911003195401522010-09-02T23:51:00.001-07:002010-09-02T23:52:49.014-07:00"Coffee Team"<a href="http://4.bp.blogspot.com/_p6gt6q1c6wQ/TICbLMGF_gI/AAAAAAAABQE/TbMpRkRWPiE/s1600/38544_416671328471_680308471_4802399_4288945_s.jpg"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 130px; height: 84px;" src="http://4.bp.blogspot.com/_p6gt6q1c6wQ/TICbLMGF_gI/AAAAAAAABQE/TbMpRkRWPiE/s400/38544_416671328471_680308471_4802399_4288945_s.jpg" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5512576560429137410" /></a>Giovannipaolo Ferrarihttp://www.blogger.com/profile/02417856332953553377noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4305183975245406174.post-22678972897004591802010-08-13T03:52:00.000-07:002010-09-02T23:48:44.595-07:00<a href="http://4.bp.blogspot.com/_p6gt6q1c6wQ/TICZ8n0bCQI/AAAAAAAABP8/FXgMq7FmTjk/s1600/SAM_1179.JPG"><img style="float:right; margin:0 0 10px 10px;cursor:pointer; cursor:hand;width: 200px; height: 150px;" src="http://4.bp.blogspot.com/_p6gt6q1c6wQ/TICZ8n0bCQI/AAAAAAAABP8/FXgMq7FmTjk/s200/SAM_1179.JPG" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5512575210661546242" /></a><br /><a href="http://1.bp.blogspot.com/_p6gt6q1c6wQ/TICX_aZVGbI/AAAAAAAABPs/D7fEzLw09aU/s1600/SAM_1361.JPG"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 150px; height: 200px;" src="http://1.bp.blogspot.com/_p6gt6q1c6wQ/TICX_aZVGbI/AAAAAAAABPs/D7fEzLw09aU/s200/SAM_1361.JPG" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5512573059574602162" /></a><br /><a href="http://1.bp.blogspot.com/_p6gt6q1c6wQ/TICXOHnS6eI/AAAAAAAABPk/F09U6mXKPiU/s1600/SAM_1355.JPG"><img style="float:left; margin:0 10px 10px 0;cursor:pointer; cursor:hand;width: 200px; height: 150px;" src="http://1.bp.blogspot.com/_p6gt6q1c6wQ/TICXOHnS6eI/AAAAAAAABPk/F09U6mXKPiU/s200/SAM_1355.JPG" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5512572212719315426" /></a><br /><a href="http://1.bp.blogspot.com/_p6gt6q1c6wQ/TICWQZKNhXI/AAAAAAAABPc/W3aKlFDr9Oo/s1600/SAM_1351.JPG"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 150px; height: 200px;" src="http://1.bp.blogspot.com/_p6gt6q1c6wQ/TICWQZKNhXI/AAAAAAAABPc/W3aKlFDr9Oo/s200/SAM_1351.JPG" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5512571152277276018" /></a><br /><a href="http://3.bp.blogspot.com/_p6gt6q1c6wQ/TICVhGRcL6I/AAAAAAAABPU/VsPiDyBUPtU/s1600/SAM_1349.JPG"><img style="float:left; margin:0 10px 10px 0;cursor:pointer; cursor:hand;width: 200px; height: 150px;" src="http://3.bp.blogspot.com/_p6gt6q1c6wQ/TICVhGRcL6I/AAAAAAAABPU/VsPiDyBUPtU/s200/SAM_1349.JPG" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5512570339753471906" /></a><br /><a href="http://2.bp.blogspot.com/_p6gt6q1c6wQ/TICUiTau4MI/AAAAAAAABPM/60Op60qn_R4/s1600/SAM_1354.JPG"><img style="float:right; margin:0 0 10px 10px;cursor:pointer; cursor:hand;width: 200px; height: 150px;" src="http://2.bp.blogspot.com/_p6gt6q1c6wQ/TICUiTau4MI/AAAAAAAABPM/60Op60qn_R4/s200/SAM_1354.JPG" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5512569260950347970" /></a><br /><a href="http://2.bp.blogspot.com/_p6gt6q1c6wQ/TICTtsc9W8I/AAAAAAAABPE/wvmpbMGrORg/s1600/SAM_1350.JPG"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 200px; height: 150px;" src="http://2.bp.blogspot.com/_p6gt6q1c6wQ/TICTtsc9W8I/AAAAAAAABPE/wvmpbMGrORg/s200/SAM_1350.JPG" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5512568357137505218" /></a><br /><a href="http://3.bp.blogspot.com/_p6gt6q1c6wQ/TICS0QWru7I/AAAAAAAABO8/PppMUtbPbiY/s1600/SAM_1352.JPG"><img style="float:left; margin:0 10px 10px 0;cursor:pointer; cursor:hand;width: 200px; height: 150px;" src="http://3.bp.blogspot.com/_p6gt6q1c6wQ/TICS0QWru7I/AAAAAAAABO8/PppMUtbPbiY/s200/SAM_1352.JPG" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5512567370342448050" /></a><br /><a href="http://3.bp.blogspot.com/_p6gt6q1c6wQ/TGUzLdWS3UI/AAAAAAAABM4/mPKochoLv58/s1600/SAM_1422.JPG"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 200px; height: 150px;" src="http://3.bp.blogspot.com/_p6gt6q1c6wQ/TGUzLdWS3UI/AAAAAAAABM4/mPKochoLv58/s200/SAM_1422.JPG" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5504862391480016194" /></a><br /><a href="http://1.bp.blogspot.com/_p6gt6q1c6wQ/TGUyYLzxPfI/AAAAAAAABMw/mKJkD50eYiY/s1600/SAM_1418.JPG"><img style="float:left; margin:0 10px 10px 0;cursor:pointer; cursor:hand;width: 150px; height: 200px;" src="http://1.bp.blogspot.com/_p6gt6q1c6wQ/TGUyYLzxPfI/AAAAAAAABMw/mKJkD50eYiY/s200/SAM_1418.JPG" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5504861510598475250" /></a><br /><a href="http://3.bp.blogspot.com/_p6gt6q1c6wQ/TGUwyuCJwwI/AAAAAAAABMo/mn-DkCrWjWQ/s1600/SAM_1417.JPG"><img style="float:right; margin:0 0 10px 10px;cursor:pointer; cursor:hand;width: 200px; height: 150px;" src="http://3.bp.blogspot.com/_p6gt6q1c6wQ/TGUwyuCJwwI/AAAAAAAABMo/mn-DkCrWjWQ/s200/SAM_1417.JPG" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5504859767438951170" /></a><br /><a href="http://1.bp.blogspot.com/_p6gt6q1c6wQ/TGUwHv8raqI/AAAAAAAABMg/keRgAxZEesc/s1600/SAM_1169.JPG"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 200px; height: 150px;" src="http://1.bp.blogspot.com/_p6gt6q1c6wQ/TGUwHv8raqI/AAAAAAAABMg/keRgAxZEesc/s200/SAM_1169.JPG" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5504859029218486946" /></a><br /><a href="http://2.bp.blogspot.com/_p6gt6q1c6wQ/TGUrKkZUEWI/AAAAAAAABMY/OfBIfPOCXD8/s1600/SAM_1166.JPG"><img style="float:left; margin:0 10px 10px 0;cursor:pointer; cursor:hand;width: 150px; height: 200px;" src="http://2.bp.blogspot.com/_p6gt6q1c6wQ/TGUrKkZUEWI/AAAAAAAABMY/OfBIfPOCXD8/s200/SAM_1166.JPG" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5504853580098834786" /></a><br /><a href="http://2.bp.blogspot.com/_p6gt6q1c6wQ/TGUplRlVxtI/AAAAAAAABMQ/ejKx-wFRpG8/s1600/SAM_1164.JPG"><img style="float:right; margin:0 0 10px 10px;cursor:pointer; cursor:hand;width: 150px; height: 200px;" src="http://2.bp.blogspot.com/_p6gt6q1c6wQ/TGUplRlVxtI/AAAAAAAABMQ/ejKx-wFRpG8/s200/SAM_1164.JPG" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5504851839882217170" /></a><br /><a href="http://2.bp.blogspot.com/_p6gt6q1c6wQ/TGUoAPfSFMI/AAAAAAAABMI/IPIeV5rlBQY/s1600/SAM_1161.JPG"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 150px; height: 200px;" src="http://2.bp.blogspot.com/_p6gt6q1c6wQ/TGUoAPfSFMI/AAAAAAAABMI/IPIeV5rlBQY/s200/SAM_1161.JPG" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5504850104153150658" /></a><br /><a href="http://4.bp.blogspot.com/_p6gt6q1c6wQ/TGUlQPkIAgI/AAAAAAAABMA/UYiJV2KHSbA/s1600/SAM_1163.JPG"><img style="float:left; margin:0 10px 10px 0;cursor:pointer; cursor:hand;width: 150px; height: 200px;" src="http://4.bp.blogspot.com/_p6gt6q1c6wQ/TGUlQPkIAgI/AAAAAAAABMA/UYiJV2KHSbA/s200/SAM_1163.JPG" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5504847080516485634" /></a><br />La giornata del Woofer inizia presto: sveglia alle 6:00, colazione e alle 7:00 si inizia. Agganciamo un carretto al quad e dopo pochi secondi ci immergiamo in uno dei tanti filari di alberi di caffe'. Le piante di caffe' qui sono alte all'incirca tre metri e il carretto e' fatto in modo che una rete metallica sostenga il peso dei pickers durante la raccolta. Arrivati sul posto fermiamo il mezzo e saliamo sul carretto, dopodiche' iniziamo a raccogliere i chicchi piu' rossi, piu' maturi e, quindi migliori. I rami colmi di chicchi rossi vengono presi con una mano mentre l'altra afferra tra pollice e indice il ramo vicino il tronco e strappa via tutti i chicchi depositandoli nel fondo del carro. L'operazione e' molto semplice e non richiede molto tempo, ma il lavoro e' tanto perche' i rami sono colmi di “beans” e molti sono ancora verdi. Di solito i verdi non si raccolgono e si scartano, ma spesso capita che tirando via tutto anche i chicchi verdi vadano a finire dentro il carro. Una volta terminata quest'operazione rimetto in moto il quad e mi sposto di qualche metro fino a quando qualcuno dei miei compagni non mi grida: “Stop!” e si ricomincia. In quattro persone riusciamo a fare in media un filare di 300 metri. John ci dice che in media raccoglie quattro volte all'anno. Dopo circa tre giorni di raccolta il carretto e' colmo. Guido il quad trainando il rimorchio in un'area appositamente attrezzata per la lavorazione del caffe': “Process”. Prima di tutto ripuliamo la raccolta da tutte le foglie e i rami caduti dentro il carro insieme al caffe'. Quest'operazione avviene rastrellando il caffe' dal carro e spingendolo in dei contenitori di plastica avviene una prima pulizia. Successivamente il caffe' viene immerso in una grande vasca piena d'acqua dove i chicchi neri e secchi, i rami e le foglie vengono a galla mentre i chicchi si vanno a depositare sul fondo. Con degli scolapasta raccogliamo inizialmente solo quello che galleggia in superficie. Qui avviene una seconda selezione dove vengono scartati foglie e rami e il resto viene immerso in un altro bacile pieno d'acqua. Quando si e' terminata quest'operazione si raschiano dal fondo del primo bacile i chicchi con gli scolapasta o con dei secchi appositi, si tolgono le ultime foglie e si deposita il caffe' in altre bacinelle; poi si scola anche il caffe' nell'altra vasca che sara' “processato” per ultimo perche' piu' sporco e “seconds” cioe' di seconda scelta (i chicchi neri e secchi). A questo punto aziono la macchina: John mi ha insegnato tutto in proposito e mi ha dato la responsabilita' di seguire tutto il processo! Si tratta di un macchinario che snocciola il frutto dai chicchi separandoli: la polpa esterna finisce in un contenitore per il compost e i chicchi in una bacinella. Finita questa fase i chicchi biancastri riposano sul fondo di numerose bacinelle a cui si aggiunge abbastanza acqua da ricoprirli completamente. Dopo pochi secondi l'acqua nelle bacinelle inizia a diventare marrone: e' la caffeina che il caffe' appena snocciolato rilascia a contatto con l'acqua. Lasciamo il caffe' nell'acqua per due giorni, dopodiche' lo scoliamo e lo stendiamo al sole su delle reti sostenute da dei pali. Le reti filtrano l'acqua restante e il sole fa il resto. Nell'arco di quattro, cinque giorni il caffe' si e' seccato per bene e possiamo raccoglierlo dalle reti e metterlo nei sacchi da 50 kg. Nella “roasting room” John ci mostra come tostare il caffe'. Ha una macchina greca (ma mi dice le migliori sono le italiane e le tedesche). Una certa quantita' di caffe' si introduce in questa macchina che tosta il caffe'. John controlla la tostatura da un apposito comparto dove odora i chicchi ormai neri e bollenti. Quando il caffe' e tostato a dovere John apre una valvola e il caffe' si riversa in un recipiente dove viene ramazzato da un'elica e cosi' facendo raffreddato. Dopo pochi minuti il caffe' e' pronto per essere macinato.Giovannipaolo Ferrarihttp://www.blogger.com/profile/02417856332953553377noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-4305183975245406174.post-22927428436701377602010-07-22T18:29:00.001-07:002010-07-22T18:47:59.471-07:00Caffe' e dintorni<a href="http://2.bp.blogspot.com/_p6gt6q1c6wQ/TEj0yGRXXmI/AAAAAAAABL4/c0PaNCmUAV0/s1600/SAM_1390.JPG"><img style="float:right; margin:0 0 10px 10px;cursor:pointer; cursor:hand;width: 240px; height: 320px;" src="http://2.bp.blogspot.com/_p6gt6q1c6wQ/TEj0yGRXXmI/AAAAAAAABL4/c0PaNCmUAV0/s320/SAM_1390.JPG" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5496912486719774306" /></a><br /><a href="http://2.bp.blogspot.com/_p6gt6q1c6wQ/TEjzM4G8jmI/AAAAAAAABLo/BHFDKR_-ANg/s1600/SAM_1411.JPG"><img style="float:left; margin:0 10px 10px 0;cursor:pointer; cursor:hand;width: 150px; height: 200px;" src="http://2.bp.blogspot.com/_p6gt6q1c6wQ/TEjzM4G8jmI/AAAAAAAABLo/BHFDKR_-ANg/s200/SAM_1411.JPG" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5496910747751190114" /></a><br /><a href="http://3.bp.blogspot.com/_p6gt6q1c6wQ/TEjysoEqrYI/AAAAAAAABLg/OdiqtWl75a4/s1600/SAM_1409.JPG"><img style="float:right; margin:0 0 10px 10px;cursor:pointer; cursor:hand;width: 150px; height: 200px;" src="http://3.bp.blogspot.com/_p6gt6q1c6wQ/TEjysoEqrYI/AAAAAAAABLg/OdiqtWl75a4/s200/SAM_1409.JPG" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5496910193690848642" /></a><br /><a href="http://4.bp.blogspot.com/_p6gt6q1c6wQ/TEjxz2hCUGI/AAAAAAAABLY/MA4VrG3ca3M/s1600/SAM_1406.JPG"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 200px; height: 150px;" src="http://4.bp.blogspot.com/_p6gt6q1c6wQ/TEjxz2hCUGI/AAAAAAAABLY/MA4VrG3ca3M/s200/SAM_1406.JPG" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5496909218315391074" /></a><br /><a href="http://3.bp.blogspot.com/_p6gt6q1c6wQ/TEjw8vOC22I/AAAAAAAABLQ/KYf5-QJsc0U/s1600/SAM_1378.JPG"><img style="float:left; margin:0 10px 10px 0;cursor:pointer; cursor:hand;width: 200px; height: 150px;" src="http://3.bp.blogspot.com/_p6gt6q1c6wQ/TEjw8vOC22I/AAAAAAAABLQ/KYf5-QJsc0U/s200/SAM_1378.JPG" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5496908271463881570" /></a>Giovannipaolo Ferrarihttp://www.blogger.com/profile/02417856332953553377noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-4305183975245406174.post-4898735466240266882010-07-22T18:13:00.000-07:002010-07-22T18:28:41.509-07:00<a href="http://1.bp.blogspot.com/_p6gt6q1c6wQ/TEjwJ767W2I/AAAAAAAABLI/MjsmcaO5Wyg/s1600/SAM_1393.JPG"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 200px; height: 150px;" src="http://1.bp.blogspot.com/_p6gt6q1c6wQ/TEjwJ767W2I/AAAAAAAABLI/MjsmcaO5Wyg/s200/SAM_1393.JPG" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5496907398700030818" /></a><br /><a href="http://1.bp.blogspot.com/_p6gt6q1c6wQ/TEjvAVN9doI/AAAAAAAABK4/-Uw-u5F-240/s1600/SAM_1416.JPG"><img style="float:left; margin:0 10px 10px 0;cursor:pointer; cursor:hand;width: 150px; height: 200px;" src="http://1.bp.blogspot.com/_p6gt6q1c6wQ/TEjvAVN9doI/AAAAAAAABK4/-Uw-u5F-240/s200/SAM_1416.JPG" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5496906134180427394" /></a><br /><a href="http://2.bp.blogspot.com/_p6gt6q1c6wQ/TEjugX8KstI/AAAAAAAABKw/felFgKrmn-E/s1600/SAM_1376.JPG"><img style="float:right; margin:0 0 10px 10px;cursor:pointer; cursor:hand;width: 150px; height: 200px;" src="http://2.bp.blogspot.com/_p6gt6q1c6wQ/TEjugX8KstI/AAAAAAAABKw/felFgKrmn-E/s200/SAM_1376.JPG" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5496905585155289810" /></a><br />12 luglio 2010 – Questa sera siamo andati con John ad un incontro tra coltivatori e produttori di caffe'. E' stato molto interessante! Questo tipo di incontri si tengono frequentemente: con una cadenza quindicinnale e vi partecipano quasi tutti i proprietari di coffee farm della zona. Si testano nuove miscele, si discute di tecniche di torrefazione del caffe', di tempi e modi di raccolta, ci si addentra in pericolose discussioni circa le migliori qualita' di caffe' al mondo, che possono rivelarsi interminabili e non proprio produttive, ma, soprattutto, si beve tanto ma tanto caffe'! Si testa una particolare macchina da caffe' o differenti modalita' e tempi per la tostatura, si osservano i diversi colori dei chicchi tostati da cui si puo' evincere la provenienza e le qualita' del caffe': “look at that: this is arabic, this one robusto, …”. Paul, il padrone di casa, ci invita a seguirlo nella torrefazione, macina e degustazione di una nuova partita di caffe', rigorosamente biologico (organic coffee), che e' arrivato il giorno prima dal Madagascar. Paul ha diverse macchine per la tostatura, tra queste la piu' grande e quella che vuole usare per “arrostire” letteralmente (rosted) questo caffe'. E' una Probat: una macchina di fabbricazione tedesca. Bill, un esterto “coffe maker”, che ha partecipato a diverse gare nella zona come barista, afferma fiero: “Probat: the best one in the world”. Continua raccontandomi che la madre e' tedesca e la sua famiglia vive a Leverkusen. Mi racconta dei suoi viaggi in Germania e di un suo cugino che una domenica, qualche anno fa, l'ha portato allo stadio a vedere una partita del Bayern Leverkusen, rigorosamente in curva, per fargli provare l'ebbrezza dell'evento. Il suo commento e' stato: “The hooligans are fucking crazy!”; intendendo per “hooligans” le due tifoserie ultras opposte. Durante la sua narrazione Bill mi porge gentilmente una tazza con un bellissimo disegno di un fiore fatto con il latte “schiumato” sulla crema del caffe'. Assaggio il simil-cappuccino-caffelatte e subito mi domanda:”Do you like this coffee?” e io: “You know, in Italy we drink the espresso, without milk and I drink a kind of espresso coffee very short, without sugar to taste the aroma, the flouvers!” e lui mi risponde prontamente: “No worries! I'm making for you a doppio ristretto!”. Penso: “Wow!” Dopo pochi secondi vedo scorrere lentamente una magnifica crema dal braccetto da due, il caffe' si posa lentamente nella tazza riempiendo il fondo e gia' Bill ha staccato ed e' pronto per servirmi il mio caffe'. Prendo la tazzina nelle mie mani e' bollente! Il colore e' perfetto: un marrone intenso con delle striature piu' chiare “a macchia di tigre”. Mi avvicino col mio nasone alla tazzina e sento l'aroma: intenso e forte. Affondo il cucchiaino in superficie per testare la consistenza della crema: impareggiabile! Densa e circa 2 mm come dev'essere... Con lo stesso cucchiaino bagno il bordo della tazzina, come amava fare mio padre, per avere il primo contatto delle labbra direttamente con il caffe' e non con la ceramica della tazzina e, infine, ne bevo un sorso. Decisamente uno dei migliori caffe' che ho bevuto nella mia vita, talmente buono che ancora sono sveglio a parlarne e scriverne quando dovrei gia' essere a letto per affrontare un'altra giornata di lavoro nella farm. Ma troppa caffeina fa male e ne ho assunta davvero tanta stasera per andare a dormire senza annoiarvi un altro po'! Paul continua a parlare e ci mostra orgogliosamente diversi sacchi contenenti caffe' provenienti da tutte le parti del mondo. Ne mostra uno in particolare e ci dice che viene dal Mexico e piu' precisamente dal Chiapas. Al che' leggo bene la dicitura sul sacco ed e' proprio cosi': il caffe' del Chiapas arriva fino in Australia! Interessato domando qualcosa a riguardo e Bill felicissimo si rivolge a John dicendogli di portarmi piu' spesso con lui, poi si volta verso di me e mi spiega che ha acquistato questa partita di caffe' a Sydney e proviene da una Caracoles dell'E.Z.L.N. (Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale) situata nella Selva Lacandona. Sorpreso gli spiego che non credevo che il caffe' delle Caracoles arrivasse nei vari Paesi del mondo attraverso le normali reti commerciali, ma pensavo che viaggiassero soltanto attraverso determinati canali della cooperazione allo sviluppo e del fair trade in piccolissime quantita' ed, eccezionalmente, in quei Paesi dove fossero attive determinate O.N.G., di una certa natura ed orientamento politico come accadeva fino a qualche anno fa per “Ya Basta!” in Italia ed in Europa. Ma lui mi smentisce fermamente e mi dice: “Qui arriva tutto!”. Poi ci mostra fiero i suoi cimeli: alcuni servizi di tazzine provenienti da casa nostra (Italia), di cui va particolarmente fiero, e alcune macchine; una in particolare davvero singolare: “Cool!”, esclamo e lui prontamente: “Eh, si! E' una mia creazione: una specie di circo!” In realta' e' una macchian per la torrefazione del caffe', ma quando e' in funzione e' uno sfavillio di luci colorati e meccanismi che si muovono sincronicamente accompagnati da una musica da “carion”. Dopo il quinto caffe' John decide che si e' fatto tardi e che e' ora di ritornare a casa. Salutiamo tutti e montiamo sulla Bmw di Karen che in pochi minuti ci porta nuovamente a casa dove ci aspetta uno spettacolo incredibile: il cielo sereno come non mai apre la vista ad un cielo stellato dove la Via Lattea e' una chiara autostrada spaziale e le costellazioni chiare raffigurazioni astrologiche: chiaro e il Cigno e lo Scorpione, il Grande Carro e il Toro. Andy ed io ci fermiamo incantati, mentre Yool, ignaro di tutto cio', continua lungo il viottolo sterrato tra i campi facendosi luce faticosamente con il suo Blackberry. Noi, invece, rimaniamo incantati, con la testa in alto, protesa con lo sguardo a mettere a fuoco quelle figure geometriche, che col passare dei secondi appaiono sempre piu' chiare ai nostri occhi. All'improvviso mi sembra di esser tornato bambino, quando con mio cugino ritornavamo a casa durante le sere d'estate al paesello e, senza far rumore, prendevamo due sedie sdraio nel giardino di casa mia e, facendoci strada a tentoni nell'oscurita', raggiungevamo il belvedere isolato sulla valle; ci sdraiavamo e da li' potevamo osservare distintamente il cielo chiaro delle nostre notti di settembre quando tutte le luci ormai tacciono e i grilli dormono.Giovannipaolo Ferrarihttp://www.blogger.com/profile/02417856332953553377noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4305183975245406174.post-9106838055026253952010-07-22T18:01:00.000-07:002010-07-22T18:12:43.756-07:00John & the Possum<a href="http://4.bp.blogspot.com/_p6gt6q1c6wQ/TEjsfQogUqI/AAAAAAAABKo/U0mhn-YksKk/s1600/SAM_1048.JPG"><img style="float:right; margin:0 0 10px 10px;cursor:pointer; cursor:hand;width: 200px; height: 150px;" src="http://4.bp.blogspot.com/_p6gt6q1c6wQ/TEjsfQogUqI/AAAAAAAABKo/U0mhn-YksKk/s200/SAM_1048.JPG" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5496903366990647970" /></a><br /><a href="http://1.bp.blogspot.com/_p6gt6q1c6wQ/TEjsBv2gm8I/AAAAAAAABKg/hykZDJk63Zk/s1600/SAM_1056.JPG"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 150px; height: 200px;" src="http://1.bp.blogspot.com/_p6gt6q1c6wQ/TEjsBv2gm8I/AAAAAAAABKg/hykZDJk63Zk/s200/SAM_1056.JPG" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5496902859974810562" /></a><br /><a href="http://1.bp.blogspot.com/_p6gt6q1c6wQ/TEjrhCuarjI/AAAAAAAABKY/2loL7Fkpt9M/s1600/SAM_1054.JPG"><img style="float:left; margin:0 10px 10px 0;cursor:pointer; cursor:hand;width: 150px; height: 200px;" src="http://1.bp.blogspot.com/_p6gt6q1c6wQ/TEjrhCuarjI/AAAAAAAABKY/2loL7Fkpt9M/s200/SAM_1054.JPG" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5496902298105458226" /></a>Giovannipaolo Ferrarihttp://www.blogger.com/profile/02417856332953553377noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4305183975245406174.post-51637743574009026172010-07-22T17:46:00.001-07:002010-07-22T18:01:14.329-07:00<a href="http://1.bp.blogspot.com/_p6gt6q1c6wQ/TEjpy1DH22I/AAAAAAAABKI/uLrMUQ_FkIY/s1600/SAM_1135.JPG"><img style="float:right; margin:0 0 10px 10px;cursor:pointer; cursor:hand;width: 200px; height: 150px;" src="http://1.bp.blogspot.com/_p6gt6q1c6wQ/TEjpy1DH22I/AAAAAAAABKI/uLrMUQ_FkIY/s200/SAM_1135.JPG" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5496900404648598370" /></a><br /><a href="http://4.bp.blogspot.com/_p6gt6q1c6wQ/TEjn9MzNLOI/AAAAAAAABJ4/aPM5HAxPL3k/s1600/SAM_1080.JPG"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 200px; height: 150px;" src="http://4.bp.blogspot.com/_p6gt6q1c6wQ/TEjn9MzNLOI/AAAAAAAABJ4/aPM5HAxPL3k/s200/SAM_1080.JPG" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5496898383799725282" /></a><br /><a href="http://1.bp.blogspot.com/_p6gt6q1c6wQ/TEjnDYcxM-I/AAAAAAAABJw/fF6nj3S5J3w/s1600/SAM_1139.JPG"><img style="float:left; margin:0 10px 10px 0;cursor:pointer; cursor:hand;width: 200px; height: 150px;" src="http://1.bp.blogspot.com/_p6gt6q1c6wQ/TEjnDYcxM-I/AAAAAAAABJw/fF6nj3S5J3w/s200/SAM_1139.JPG" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5496897390494430178" /></a><br />Il primo giorno di lavoro e' stato durissimo: alle sette eravamo gia' fuori a piantare tuberi intorno ad una recinzione. Andy con la “shubble” (la pala) in mano e io con un picchetto di 20 kg. Questo per un paio di ore. Poi John ci chiama e noi ci avviamo verso di lui. Ci presenta Jack, che pero' si chiama John. Piu' tardi John ci spieghera' che quando si sono conosciuti con John erano in tre e tutti e tre si chiamavano John. Allora John per distinguerli e per non confondersi con se stesso aveva iniziato a chiamare John Jack e l'altro John “nameless” (senzanome). Da allora John viene chiamato Jack anche dalla moglie e lui stesso si presenta come Jack e dell'altro John si sa solo che non e' stato piu' chiamato e nient'altro! John e Jack, che e' un costruttore, ci spiegano che stanno ampliando la casa e stanno costruendo una nuova veranda che gira attorno la costruzione, una piscina e una grossa vasca per i pesci e che oggi avremmo dovuto costruire tutto il telaio di pali a sostegno della veranda. Andy e' un esperto carpentiere e John ci da' solo alcune brevi informazioni e poi spicca il volo: “He's very busy”, mi spiega Andy. Dopo pochi minuti mi ritrovo a impastare cemento per le fondazioni: un secchio d'acqua, mezza busta di cemento, dieci palate ciascuno di aggregato, poi altra acqua, altre cinque palate a teste di aggregato, un'altra mezza busta di cemento, altra acqua ed un paio di palate a testa di aggregato. Jack prende il trattore, io lo guido sui giusti binari e via! Il cemento cola dritto nei fossi, attorno ai pilastri di acciaio, riempiendoli. Continuiamo cosi' fino a ora di pranzo quando Karen ci chiama per mangiare un piatto di zuppa. Ci sediamo attorno al tavolo di fronte al belvedere e insieme a Jack mangiamo affamati un'ottima zuppa di farro, pollo verdure e ortaggi vari molto saporita. Nel frattempo Karen ci porta anche del pane bianco squisito con dell'uva passa dentro, che ci dice essere opera di John: “John likes very much to make bread!” Ci spiega orgogliosa e, noi, naturalmente annuiamo continuando a tenere la testa china nel piatto assaporando il pane caldo nel brodo della zuppa. Il pasto e' finito troppo in fretta e noi siamo gia' tornati al lavoro. Il tempo si mette male e inizia a piovigginare, ma noi incuranti continuiamo ad impastare cemento fino a quando sul far del tramonto buttiamo giu' l'ultimo calderone di cemento nell'ultima buca. John si avvicina, ci ringrazia e ci da' 50 dollari australiani ciascuno: lieto compenso che non ci aspettavamo assolutamente di ricevere. Rientriamo a casa distrutti, ma soddisfatti del duro lavoro svolto e dei suoi frutti.Giovannipaolo Ferrarihttp://www.blogger.com/profile/02417856332953553377noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4305183975245406174.post-88199930908139102372010-07-22T17:18:00.001-07:002010-07-22T17:46:14.100-07:00<a href="http://2.bp.blogspot.com/_p6gt6q1c6wQ/TEjmTlet5yI/AAAAAAAABJo/5IZ5Zohmv0g/s1600/SAM_1123.JPG"><img style="float:right; margin:0 0 10px 10px;cursor:pointer; cursor:hand;width: 200px; height: 150px;" src="http://2.bp.blogspot.com/_p6gt6q1c6wQ/TEjmTlet5yI/AAAAAAAABJo/5IZ5Zohmv0g/s200/SAM_1123.JPG" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5496896569358542626" /></a><br /><a href="http://3.bp.blogspot.com/_p6gt6q1c6wQ/TEjkOp9u1AI/AAAAAAAABJQ/O97Qt-aMqiQ/s1600/SAM_1118.JPG"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 200px; height: 150px;" src="http://3.bp.blogspot.com/_p6gt6q1c6wQ/TEjkOp9u1AI/AAAAAAAABJQ/O97Qt-aMqiQ/s200/SAM_1118.JPG" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5496894285639767042" /></a><br /><a href="http://3.bp.blogspot.com/_p6gt6q1c6wQ/TEjjaOnUA7I/AAAAAAAABJI/ksPJig8RHDo/s1600/SAM_1072.JPG"><img style="float:left; margin:0 10px 10px 0;cursor:pointer; cursor:hand;width: 200px; height: 150px;" src="http://3.bp.blogspot.com/_p6gt6q1c6wQ/TEjjaOnUA7I/AAAAAAAABJI/ksPJig8RHDo/s200/SAM_1072.JPG" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5496893384944780210" /></a><br />Sono tre giorni che sono arrivato in una localita' poco distante da Byron Bay che si chiama Farmleigh. Karen e John, una simpatica coppia australiana mi ospitano nella loro “farm”. Piu' precisamente si tratta di una “coffee farm”. Qualche giorno fa ho trovato l'annuncio sul network di Global Gossip: “Accomodation and food for 4 hours of work a day”. Ho chiamato subito ed ora eccomi qui! Quando sono arrivato a Byron Bay ho pensato di aver trovato il mio paradiso, ma quando ho messo piede nella tenuta di John ho capito che mi sbagliavo di grosso! Di fronte alla mia vista si e' aperto un mondo incantato fatto di prati sconfinati, stagni, piante di caffe' e maccanuts, mucche, cavalli, fitti boschi e distanze non percorribili! E' incredibile fin dove si puo' perdere la tua vista in Australia: paesaggi unici si aprono davanti ad uno sguardo attonito di chi non puo' che spalancare la bocca di fronte a vallate e campi che nella loro diversita' fanno impressione per quanto sono ordinati. Karen e' venuta a prendermi, con la sua BMW, e insieme abbiamo chiacchierato fino ad arrivare a destinazione: “Quanto sei alto? Sei molto alto per essere un italiano” ed eccolo il primo stereotipo! Perche' mi devo sempre sentire in difficolta' per il fatto di essere italiano? Una volta tanto vorrei essere orgoglioso di esserlo, ma, purtroppo, in giro per il mondo non girano troppi stereotipi positivi sugli italiani. “Perche' Karen? Lo sai: gli italiani sono il popolo piu' alto in Europa dopo gli svedesi!”. Arriviamo nella “dependance”, poco lontano dalla casa dei proprietari e karen mi presenta il ragazzo inglese, di cui mi aveva parlato durante il tragitto. Andy e' un ragazzotto inglese di 24 anni. Ben impostato, alto, asciutto e con una bella faccia sorridente e vispa. Mi stringe la mano vigorosamente e continua a sorridermi, mentre con la coda dell'occhio intravedo Karen che e' gia' sgattaiolata fuori dall'uscio e si appresta a salutarci: “See you guys!”. Resto solo con Andy che alacremente mi mostra la casa e mi indica tutto quello che dovrei sapere per iniziare a fare conoscenza con il posto. Andy e' sveglio ed intelligente e parliamo un po' per fare amicizia: tutti e due sappiamo benissimo che trascorreremo lunghe giornate insieme e quindi, in qualche modo dovremo farci compagnia. Mi racconta di essere nato e di vivere a Blackburn, nel Nord dell'Inghilterra e di essere in Australia da circa un mese, come me. E' atterrato a Cairns e poi e' sceso giu' fino a Baron Bay dove anche lui ha trovato riparo nella fattoria. E' qui da qualche giorno e ha gia' imparato molte cose: mi parla con entusiasmo della raccolta del caffe' e di molte cose attinenti al nostro lavoro. Poi, i suoi occhi si illuminano improvvisamente, e mi dice: “Come on! I'll show you something!” usciamo fuori ed in un garage adiacente all'abitazione vedo parcheggiato un “quad”. Andy monta su e mi fa segno di fare lo stesso. Una volta seduti, mi spiega come avviarlo e come cambiare marce, dopodiche' partiamo: filiamo veloci attraverso i filari di alberi di caffe', su strade sterrate, di fronte ad un grande stagno fangoso con tre paperelle che galleggiano a filo d'acqua a guardarci sfrecciare per la campagna australiana e Andy che continua a ripetermi: “It's very fun! It's fun!”. Arriviamo velocemente a lambire la dimora di Karen e Jach che riposano dopo una lunga giornata di duro lavoro seduti sulla loro bella veranda della loro bella casa. Andy ferma il motore dopo aver girato intorno alla casa e mi fa: “Look at that!” e mi indica con l'indice un punto indefinito innanzi a lui. Seguo con lo sguardo il suo braccio, poi la sua mano e, infine, il suo dito, fino alla sua punta e li' mi rendo conto di avere sotto i miei occhi uno spettacolo incredibile: una vista magnifica che si perde fino all'oceano! Resto incantato a guardare quella creazione perfetta e respiro a pieni polmoni aria pura.Giovannipaolo Ferrarihttp://www.blogger.com/profile/02417856332953553377noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4305183975245406174.post-32882627411053371972010-07-22T17:11:00.000-07:002010-07-22T18:57:29.280-07:00<a href="http://3.bp.blogspot.com/_p6gt6q1c6wQ/TEjfNZWTtzI/AAAAAAAABJA/WMQBHLHCvOk/s1600/SAM_1036.JPG"><img style="float:left; margin:0 10px 10px 0;cursor:pointer; cursor:hand;width: 400px; height: 300px;" src="http://3.bp.blogspot.com/_p6gt6q1c6wQ/TEjfNZWTtzI/AAAAAAAABJA/WMQBHLHCvOk/s400/SAM_1036.JPG" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5496888766441436978" /></a><br />Shari e' stata molto cara quando le ho detto che sarei andato via avendo trovato un lavoro in una coffee farm e maccademians. Mi ha detto: “Non ti preoccupare vai e ricordati che qui sei sempre il benvenuto!” Salutati Shari, Tawanda e le due piccole ho ripreso la strada in direzione Farmleigh ad una 20 di km da Byron Bay all'interno.Giovannipaolo Ferrarihttp://www.blogger.com/profile/02417856332953553377noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4305183975245406174.post-20097631958301073322010-06-26T08:55:00.001-07:002010-06-26T09:05:05.998-07:00<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://2.bp.blogspot.com/_p6gt6q1c6wQ/TCYlF2_yKMI/AAAAAAAABI4/pDn62wLwVTA/s1600/SAM_1029.JPG"><img style="float:left; margin:0 10px 10px 0;cursor:pointer; cursor:hand;width: 320px; height: 240px;" src="http://2.bp.blogspot.com/_p6gt6q1c6wQ/TCYlF2_yKMI/AAAAAAAABI4/pDn62wLwVTA/s320/SAM_1029.JPG" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5487113978590144706" /></a><br /><br />Sono arrivato a Byron Bay, New South Wales (quasi Gold Coast), in mattinata. L'ostello e' poco fuori dal centro abitato: nella “giungla”! Si chiama Arts Factory: il che gia' dice tutto! Ritrovo di Hippies, surfisti e “people looking for themselves”... Figo! Se avessi 20 anni... ne ho 30 e l'umidita' si fa sentire nei reni!... A parte gli scherzi ho cercato subito una sistemazione piu' comoda, perche' nel momento in cui mi sono affacciato sulla spiaggia di Tallow Beach nel meraviglioso Arakwal National Park, ho deciso, seduta stante, di voler stabilirmi per un po' di tempo qui e dormire sui chiodi per qualche mese non mi e' sembrato davvero il caso. Se l'ostello, infatti, e' la migliore sistemazione per qualche notte; per lunghi periodi e' sicuramente consigliabile trovare una camera o un posto letto da qualche parte. Quando mi sono affacciato sulla Tallow Beach, dopo aver passeggiato immerso in una vegetazione rigogliosa, mi e' apparso un paesaggio stupendo: una spiaggia infinita, neanche l'ombra di un'abitazione sul litorale. Da una parte il mare dall'altra la macchia, in mezzo una spiaggia che mi e' subito apparsa come una “terra di nessuno”: attaccata da un lato dal mare con delle onde che non avevo mai visto in vita mia e dall'altro dalla natura selvaggia della vegetazione. Questa lingua “beige” in mezzo, indorata dai riflessi del sole sulla sabbia bagnata e interrotta qua e la' da un tronco d'albero inanimato, che sembrano essere un grossi lucertoloni, e da numerosissime conchiglie e gusci di molluschi naufragati e ormai senza frutto; e' aggredita dalle onde tanto amate da tutti gli amanti del surf e d'altra parte dalle radici di arbusti e piante conficcate nel suolo. Quasi come se ci fosse un piano predefinito da parte della natura di conquistare quella lingua infuocata di sabbia che sembra quasi non appartenerle. Un piano che prevede l'attacco dall'alto da parte delle onde che si vanno a infrangere fragorosamente creando un frastuono che, se vi ritrovate soli in un posto del genere, vi assicuro e' assordante e si ci mette un po' per abituarsi; e la conquista da terra da parte delle radici che si vanno a conficcare come spilli nel terreno cercando di ferirlo a morte. Ma tale striscia sembra non avvertire ai suoi confini gli attacchi in corso e nel suo mezzo continua ad ospitare le esistenze di diversi organismi: piccoli granchietti che spuntano dalla sabbia attraverso perfetti e regolari cerchi e veloci percorrono brevi distanze per poi imbucarsi di nuovo sotto il terreno bagnato. I gabbiani, numerosi, si accomodano spesso sulla battigia a contemplare l'orizzonte, dopo lunghi voli, puntando l'acqua per intuire quelle increspature tra le onde che gli potrebbero portare piu' facilmente cibo. Camminando distrattamente facendo foto al promontorio di Cape Byron che mi avviluppa sulla sinistra, con il suo faro che si staglia alto e bianco posto dall'uomo per salvare imbarcazioni in preda a marosi; mi imbatto tre volte in pelli squamose e abbandonate di serpenti. Probabilmente scelgono la spiaggia aperta, nelle prime ore del mattino, quando non li vede nessuno, per denudarsi e disfarsi della loro vecchia e raggrinzita pellaccia, per poi strisciare fino all'interno e ripararsi dai raggi cocenti del sole australe. Percorro minimo 15-20 km e, finalmente, raggiungo il capo opposto che divide Byron Bay da Lennox Head e Ballina. Decido di passare dall'interno per vedere che cosa ha combinato l'uomo e mi ritrovo in una piccola comunita' periferica: Suffolk Park. Una serie di villette a schiera a 400-500 metri dal mare, diviso da esso da alberi e cespugli vari che nascondono tutto alla vista; un villaggio di bungalow destinato ai soli residenti o, cosi', almeno appare da numerose scritte per terra: “Suffolk Park is not for turists!”, “Vacancy just for community” e cosi' via... Rientrando all'interno trovo la strada principale che collega Suffolk Park a Byron Bay da una parte e a Lennox Head dall'altra, sulla mia destra un nugolo di case e attivita' commerciali: una Despar, il Park Motel, che assicura di avere ottima birra e di trasmettere qualsiasi partita di qualsiasi sport, un take away thai e una pizzeria al taglio. Mi avvio sulla destra volendo ripercorrere i miei passi, ma dalla strada: per cercare di familiarizzare con l'interno. Byron Bay, in realta', non presenta un vero e proprio centro cittadino con tanto di piazza, chiesa, casa comunale, etc...; ma ha piu' che altro l'aspetto disordinato di un villaggio di pescatori nato essenzialmente per dare riparo a questi ultimi. L'unica differenza e' che qui i pescatori, in realta', sono surfisti hippies che negli anni '60 hanno colonizzato il posto non curandosi di certo delle abitazioni e della conformazione urbanistica che si andava creando attorno a loro. I surfisti si erano fermati perche' ci sono onde gigantesche e perche' il posto e' fantastico ovviamente. Dopo di loro, pero', e' arrivato il turismo e anche una ridente speculazione edilizia che ha voluto per forza di cose dare asilo e un tetto, sotto cui fumare i loro Joints, a 'sti poveri Hippies. Cosi' a Byron Bay si possono ammirare in fila una serie interminabile di villette unifamiliari con il loro piccolo “backyard” in perfetto “english style”, costruite solitamente su due piani, senza fondamenta, con materiali molto leggeri e colori tenui e con le loro staccionate a delimitare a dovere la proprieta' privata. Questa fila si estende per svariati km con brevi interruzioni e poco fuori il centro cittadino si iniziano ad incontrare i primi resorts, che pero' non hanno le sembianze di mostri di cemento, ma si confondono con la natura e utilizzano quasi sempre materiali eco-compatibili. Camminando lungo la strada ho visto un cartello su una staccionata che recitava: “rent a room” e il numero di telefono. Ho chiamato subito. Una voce femminile posata e disponibile mi risponde dicendomi che se voglio posso percorrere la staccionata per pochi metri ed incontrarla. Non me lo faccio ripetere due volte ed eccomi nel soggiorno di Cheri: una simpatica e sorridente australiana che mi accoglie benevolmente nella sua casa. Parliamo un po', mi fa vedere la camera, dopodiche' ci salutiamo e le dico che le avrei fatto sapere il mattino seguente, sapendo gia' che l'avrei fatto sicuramente. Riesco a rientrare in tempo per gustarmi il tramonto a Main Beach: la spiaggia principale di Byron Bay su cui si estende un delizioso lungomare fatto di prati e alberi su cui riposano e si rilassano i passanti. Lo spettacolo e' fantastico: tra gli ultimi surfisti che aspettano all'imbrunire le ultime onde seduti sulle loro tavole, vedo passare un branco di delfini che ritmicamente sollevano le loro pinne emergendo dall'acqua e destando stupore e meraviglia nel pubblico di osservatori sul belvedere. Seguiamo tutti con lo sguardo la scia dei delfini che scorrono veloci affianco ai surfisti non curandosi di loro, ma e' uno di quest'ultimi, invece, a curarsi dei delfini: si avvicina, cerca di accarezzarli, poi trova la pinna di uno di questi e cerca di aggrapparsi ad essa. Con un sospiro di sollievo da parte di tutti i presenti il delfino si immerge e scompare alla nostra e alla sua vista. Il surfista si arrende e resta a guardare anche lui, come noi, incantato il branco che il linea ormai con l'orizzonte si perde alla nostra vista rimbalzando sull'acqua.Giovannipaolo Ferrarihttp://www.blogger.com/profile/02417856332953553377noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4305183975245406174.post-53499040135026710662010-06-23T01:14:00.000-07:002010-06-23T01:23:52.677-07:00Byron Bay - Tallow Beach - Arakwal National Park<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://2.bp.blogspot.com/_p6gt6q1c6wQ/TCHD2WAVGPI/AAAAAAAABG4/DUVWATjouCI/s1600/SAM_0991.JPG"><img style="cursor:pointer; cursor:hand;width: 400px; height: 300px;" src="http://2.bp.blogspot.com/_p6gt6q1c6wQ/TCHD2WAVGPI/AAAAAAAABG4/DUVWATjouCI/s400/SAM_0991.JPG" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5485881159501289714" /></a>Giovannipaolo Ferrarihttp://www.blogger.com/profile/02417856332953553377noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4305183975245406174.post-7711711691469839222010-06-23T00:46:00.000-07:002010-06-23T01:14:29.411-07:00Byron Bay - Tallow Beach - Arakwal National Park<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://4.bp.blogspot.com/_p6gt6q1c6wQ/TCG9lk8mTGI/AAAAAAAABGw/hOFY7vRkgZs/s1600/SAM_0980.JPG"><img style="cursor:pointer; cursor:hand;width: 400px; height: 300px;" src="http://4.bp.blogspot.com/_p6gt6q1c6wQ/TCG9lk8mTGI/AAAAAAAABGw/hOFY7vRkgZs/s400/SAM_0980.JPG" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5485874274384628834" /></a>Giovannipaolo Ferrarihttp://www.blogger.com/profile/02417856332953553377noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-4305183975245406174.post-71402484647509706112010-06-23T00:17:00.001-07:002010-06-23T00:40:02.481-07:00Byron Bay - Main Beach<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://4.bp.blogspot.com/_p6gt6q1c6wQ/TCG6KAVUu4I/AAAAAAAABGo/TmJME7P7v9I/s1600/SAM_1032.JPG"><img style="cursor:pointer; cursor:hand;width: 400px; height: 300px;" src="http://4.bp.blogspot.com/_p6gt6q1c6wQ/TCG6KAVUu4I/AAAAAAAABGo/TmJME7P7v9I/s400/SAM_1032.JPG" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5485870502164872066" /></a>Giovannipaolo Ferrarihttp://www.blogger.com/profile/02417856332953553377noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4305183975245406174.post-90914132384694807542010-06-22T01:11:00.000-07:002010-06-22T07:26:35.793-07:00<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://2.bp.blogspot.com/_p6gt6q1c6wQ/TCDIC-80JxI/AAAAAAAABE8/qZY6h_9-9L8/s1600/SAM_0811.JPG"><img style="float:left; margin:0 10px 10px 0;cursor:pointer; cursor:hand;width: 320px; height: 240px;" src="http://2.bp.blogspot.com/_p6gt6q1c6wQ/TCDIC-80JxI/AAAAAAAABE8/qZY6h_9-9L8/s320/SAM_0811.JPG" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5485604299720632082" /></a><br />Sono a Sydney da un giorno e stasera riparto alla volta della Gold Coast e precisamente di Byron Bay dove, credo, mi fermero' per un po'. Anche se ho fatto il biglietto fino a Cairns, a Nord sul tropico. L'intenzione e' quella di fermarmi a Byron Bay, dove il clima dovrebbe essere mite e temperato tutto l'anno, trovare un lavoro li' e poi fare una scappata ai tropici tra qualche mese. Byron Bay e' una piccola cittadina sulla costa, il centro e' praticamente sulla spiaggia; vive prevalentemente di turismo ed e' vicino a molte "farms" che fanno la raccolta della frutta durante l'anno. Percio' potrebbe essere un'ottima sistemazione. Mi hanno sconsigliato di stabilirmi in cittadine situate troppo vicine ai tropici perche' molti mi hanno detto che e' bellissimo: fa caldo 365 giorni all'anno, ma devi fare attenzione ad uscire dai centri abitati e ad andare sulla spiaggia libera, perche' e' molto facile trovarvi coccodrilli e serpenti velenosissimi, alcune specie mortali di ragni e altri animali strani che abitano la giungla tropicale. Quindi visto che non devo fare Tarzan e non mi aspetta nessuna Jane credo che faro' solo un semplice viaggio fino a Cairns dopo essermi sistemato sulla Gold Coast e essermi messo qualcosa da parte (il biglietto e' valido 6 mesi). <br />Sydney e' fantastica: molto diversa da Melbourne! Prima di tutto per il sole che ieri mattina, dopo un viaggio di 12 ore durante la notte mi ha accolto e riscaldato davanti all'Opera House e poi perche' rispetto a Melbourne e meno ordinata e segue maggiormente la linea della costa nel suo sviluppo urbanistico. E' una citta' di mare, che si e' sviluppata sul mare e tutto il complesso di pontili della baia attorno all'Opera House rappresentano il centro turistico e pulsante della citta'. Invece il centro di Melbourne e lontanissimo dal porto commerciale e la citta' si e' sviluppata attorno allo Yarra river ed e' molto ordinata, disegnando con le sue strade ed incroci molto larghi perfetti intersezioni che permettono di riconoscere dopo poche ore le strade gia' battute. Mentre Sydney e crocevia di vicoli e stradine, in salita e discesa rotte dalla presenza di grattacieli. Tutto questo e' il preludio alla vista mozzafiato sulla baia e l'Opera House. Quest'ultima ti lascia davvero senza parole: prima per l'impatto architettonico che ha sul contesto e su chi l'ha vista soltanto in cartolina; in secondo luogo, perche' avvicinandosi si ci rende conto della semplicita' di come e' stata realizzata. La realizzazione delle basi e dei marciapiede che circondano tutta la costruzione, infatti, sono stati realizzati con grandi blocchi prefabbricati posti in essere e bullonati al suolo in una maniera semplicissima. Gli stessi materiali di rifinitura e di isolamento delle gigantesche vetrate sono una sorta di alluminio. Gli interni, al solito, sono ricchi di moquette e tendaggi di velluto. Uno spettacolo! La costa, poi, frastagliatissima acquista un particolare fascino grazie alle numerose costruzioni realizzate e alle numerose vele che si vedono solcare il mare. Il possente Harbour Bridge sembra sovrastare tutta la baia dominandola dall'alto e gruppi di turisti si avventurano sulla sua curva dove sul punto piu' alto sventolano due bandiere australiane. Beh, che dire? Mi sembra abbastanza!...Giovannipaolo Ferrarihttp://www.blogger.com/profile/02417856332953553377noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4305183975245406174.post-86841809428831400972010-06-22T01:08:00.000-07:002010-06-22T07:54:05.473-07:00<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://4.bp.blogspot.com/_p6gt6q1c6wQ/TCDOXNJdiPI/AAAAAAAABFM/Zluj_Xjb24k/s1600/SAM_0271.JPG"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 400px; height: 300px;" src="http://4.bp.blogspot.com/_p6gt6q1c6wQ/TCDOXNJdiPI/AAAAAAAABFM/Zluj_Xjb24k/s400/SAM_0271.JPG" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5485611244198922482" /></a><br />11/06 Stamattina sveglia tardi e ancora con dolori lancinanti alle anche: questi letti sono una macchina di tortura! Meglio dormire sul pavimento! Ho trascorso il giorno fotografando quello che non avevo fotografato e sono rientrato all'ostello visibilmente affaticato. Adesso sto scrivendo da un po' e mi sono ripreso stando seduto su una poltrona a dir poco comoda dopo una settimana su quel letto a castello maledetto. La lunchroom dell'ostello e' gremita e i ragazzi fanno un gran bordello e divertente stare in mezzo a loro e sapere di essere uno dei piu' vecchietti. Molti di loro si avvicinano e mi chiedono che cosa abbia di tanto importante da scrivere. Allora brevemente gli spiego che sto tenendo una specie di diario di viaggio che vorrebbe essere tante cose nelle intenzioni, ma non so cosa sara' alla fine! Di solito mi chiedono di leggergli qualcosa, ma evidentemente in imbarazzo gli dico che e' tutto in italiano e loro: “Translate me, please!” Allora prendo qualche frase senza un grande valore decontestualizzato dal resto del testo e gliela traduco ad alta voce. Loro mi guardano e mi dicono: “It's really interesting, mate! Great! I'm glad to talk with you, g'day, catch you later!” e si allontanano togliendomi dall'evidente imbarazzo.<br />Sono pronto per la partenza e felice di ripartire. Ho voglia di qualcosa di nuovo e di qualcosa di piu' caldo soprattutto! Alle 20:00 ho il bus. La fermata non e' molto lontana dall'ostello e sono solo le 18:10. Ma restero', sicuramente qui su questa poltrona a scrivere: non ho voglia di girare! Davanti a me, nel frattempo, si sta esibendo in una partita a biliardo un giocatore in gonnella: lei e' in jeans e canottiera, estremamente mascolina; lui ha un vestitino a fiori aragosta e verde con delle "strasse" nel mezzo e delle bretelline che gli lasciano scoperta la schiena e rendono prominente il suo inesistente decolte': cool!Giovannipaolo Ferrarihttp://www.blogger.com/profile/02417856332953553377noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4305183975245406174.post-27982271898447365932010-06-22T01:04:00.000-07:002010-06-23T02:47:54.225-07:00<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://1.bp.blogspot.com/_p6gt6q1c6wQ/TCHYFm6fbnI/AAAAAAAABHQ/Aq1hNQkdbII/s1600/SAM_0274.JPG"><img style="float:right; margin:0 0 10px 10px;cursor:pointer; cursor:hand;width: 200px; height: 150px;" src="http://1.bp.blogspot.com/_p6gt6q1c6wQ/TCHYFm6fbnI/AAAAAAAABHQ/Aq1hNQkdbII/s200/SAM_0274.JPG" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5485903411970797170" /></a><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://1.bp.blogspot.com/_p6gt6q1c6wQ/TCHM3L1ZOiI/AAAAAAAABHI/qrpjmAI582U/s1600/SAM_0273.JPG"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 200px; height: 150px;" src="http://1.bp.blogspot.com/_p6gt6q1c6wQ/TCHM3L1ZOiI/AAAAAAAABHI/qrpjmAI582U/s200/SAM_0273.JPG" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5485891069555587618" /></a><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://1.bp.blogspot.com/_p6gt6q1c6wQ/TCHIP4pmmCI/AAAAAAAABHA/-5PIj5tmiJw/s1600/SAM_0272.JPG"><img style="float:left; margin:0 10px 10px 0;cursor:pointer; cursor:hand;width: 200px; height: 150px;" src="http://1.bp.blogspot.com/_p6gt6q1c6wQ/TCHIP4pmmCI/AAAAAAAABHA/-5PIj5tmiJw/s200/SAM_0272.JPG" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5485885996344449058" /></a><br />Oggi ho visto “City Island” con Andy Garcia: non male! Divertente e a tratti triste analisi della famiglia media newyorkese, che vive in una delle tante periferie tranquille della Grande Mela. <br /><br />Oggi ho fatto anche altre cose, ma lasciamo stare... Ho fatto soprattutto un “fioretto” (mai fatti nella mia vita!...) e lo sto scrivendo per tenerlo bene a mente...<br /><br />Ho letto alcune cose a proposito di Byron Bay sulla Lonely e, ad occhio e croce, dovremmo esserci! Dovrei aver trovato la mia Promise Land... Speriamo!<br /><br />Appena arrivo devo trovare un lavoro in una fattoria cosi' rinnovo automaticamente il mio visto per un altro anno. Dopodiche' devo trovare un Dojo e riprendere a praticare Aikido e, infine, devo fare sport come un pazzo: corsa, nuoto, palestra... non si deve capire niente! Devo rimettermi in forma nell'arco di tre mesi esatti! Devo essere pronto per affrontare prove ben piu' dure!Giovannipaolo Ferrarihttp://www.blogger.com/profile/02417856332953553377noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4305183975245406174.post-10782471277599197902010-06-22T00:50:00.000-07:002010-06-23T08:37:25.002-07:00<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://2.bp.blogspot.com/_p6gt6q1c6wQ/TCIqKfgghlI/AAAAAAAABHo/8gLLyrQHocI/s1600/SAM_0352.JPG"><img style="float:right; margin:0 0 10px 10px;cursor:pointer; cursor:hand;width: 200px; height: 150px;" src="http://2.bp.blogspot.com/_p6gt6q1c6wQ/TCIqKfgghlI/AAAAAAAABHo/8gLLyrQHocI/s200/SAM_0352.JPG" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5485993655835592274" /></a><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://3.bp.blogspot.com/_p6gt6q1c6wQ/TCIobQZV7uI/AAAAAAAABHg/t2mMHGgIVxg/s1600/SAM_0371.JPG"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 200px; height: 150px;" src="http://3.bp.blogspot.com/_p6gt6q1c6wQ/TCIobQZV7uI/AAAAAAAABHg/t2mMHGgIVxg/s200/SAM_0371.JPG" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5485991744813526754" /></a><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://4.bp.blogspot.com/_p6gt6q1c6wQ/TCImXIxHPuI/AAAAAAAABHY/ipwK-dYcTwg/s1600/SAM_0362.JPG"><img style="float:left; margin:0 10px 10px 0;cursor:pointer; cursor:hand;width: 200px; height: 150px;" src="http://4.bp.blogspot.com/_p6gt6q1c6wQ/TCImXIxHPuI/AAAAAAAABHY/ipwK-dYcTwg/s200/SAM_0362.JPG" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5485989475023011554" /></a><br />Stanotte e' stato il caos piu' totale! Alle 11:30 la ragazza che sta sempre sul suo letto a castello a leggere, perche' evidentemente non ha meglio da fare; ha chiesto di spegnere la luce. Quindi fine delle trasmissioni! Comunque avevo gia' intenzione di andare a dormire presto per svegliarmi riposato, verso le 8 l'indomani. Ma verso le 3:30 ritorna la mia coinquilina del piano di sotto. Evidentemente ubriaca si perde il cellulare, fa un casino incredibile, sveglia tutti e non contenta ad un certo punto apre la luce per trovare il cellulare. Non lo trova e chiede al ragazzo con i "dredd" di poter utilizzare il suo cellulare per "autochiamarsi" e vedere dove fosse finito il suo mobile. Fa squillare il telefono come se niente fosse, sollevando il malcontento generale; poi lo trova e spegne la luce. Ma non finisce qui! Perche' appurata la disponibilita' del ragazzo con i dredd che fa? Gli chiede se gentilmente gli fa un po' di spazio nel suo letto perche' non vuole dormire sola. Lui tira un sospiro, credo realmente che avrebbe preferito continuare a dormire, e iniziano una seria di mugugni da parte di lei che terminano in un “AH!”, al cui termine tutti in coro tiriamo un sospiro di sollievo e ci diciamo: “Ah, forse adesso si mettera' a dormire!”. Ma la fortuna non sta dalla parte dei dormienti e, infatti, da li' a poco entrano due nuovi acquisti che entrano sbattendo la porta e si fanno largo tra le montagnelle di roba accumulata dappertutto dai vari ospiti della camera 111. Alla fine entrano ed escono 3 o 4 volte, poi si sistemano sui letti e silenzio. Finalmente si torna a dormire! Si a dormire..., ma dopo tutto 'sto casino a chi fa piu' sonno? Porc...! Inizio a imprecare sottovoce! Continuo a guardare l'orario dall'orologio e dal cellulare come se l'ora non fosse uguale e l'uno potesse segnare un minuto in piu' dell'altro ed avvicinarmi al mattino seguente. Sono soltanto le 4:30 del mattino ed ho gli occhi sbarrati! una "sorrentina" che mi tira dritto nel cozzetto come al solito e un nervosismo da paura che mi verrebbe da scendere al piano di sotto e cantarne quattro alla tipa che adesso russa per giunta. Invece scendo dal letto come niente fosse, prendo tutto l'occorente nel buio piu' pesto, senza fare il rumore che aveva fatto la tacchina, vado in bagno e mi faccio una doccia bollente che mi riprende in un attimo. Mi vesto e metto a posto tutto, prendo le robe sporche, lo zainetto e la macchina fotografica ed esco fuori. Cambio 6 dollari (3 per lavare, 3 per asciugare) al desk giu' da una ragazza con la maglietta Nomads per niente stupita di vedermi alle 5 del mattino in piedi davanti a lei con la mia biancheria sporca. Salgo su e faccio il bucato.<br />"Adesso dovrebbe aver finito il lavaggio!" vado a vedere... Fatto! Ho attaccato la "dry machine" ed adesso sono nella lunchroom accanto all'ostello per fare colazione. E' gia' aperta alle 7 del mattino: bene! Inizia bene questa giornata: Non e' ancora giorno e ho fatto gia' il bucato, colazione e sono gia' pronto per andare in giro! Dopo questa "healthy breakfast" a base di "fruit salad" e "fresh orange juice" mi preparo a scattare centinaia di foto e a fare qualche filmato.Giovannipaolo Ferrarihttp://www.blogger.com/profile/02417856332953553377noreply@blogger.com0